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Consiglio | 12.01.2023 | 13:07
Lavori Consiglio: Scuola internazionale, formazione post-universitaria- CON FOTO
Mozioni di Team K e Movimento 5 Stelle.
Link foto (Consiglio/Werth): https://www.flickr.com/photos/190091852@N05
Con la mozione n. 653/22: Scuola con indirizzo internazionale: offerta diffusa a livello provinciale, presentata oggi in Consiglio provinciale, Alex Ploner (Team K), evidenziando che la Giunta aveva in programma di istituire dall’anno scolastico 2023/24 una sezione a indirizzo internazionale – una cosiddetta International School – presso una scuola superiore in lingua tedesca della provincia, e questo benché esistesse già una sezione a indirizzo analogo presso la scuola superiore in lingua italiana “Pascoli” di Bolzano, sottolineava che purtroppo non erano previste né prese in considerazione analoghe offerte formative presso le scuole elementari e medie. Questo, e il fatto che fosse prevista una sola sezione in tutta la provincia, andavano analizzati con occhio critico: affinché il modello previsto della “International School” o di una “sezione a indirizzo internazionale” rappresentasse davvero un’offerta aggiuntiva promettente per il mondo dell’istruzione altoatesino, era necessario che tale offerta fosse diffusa sul territorio provinciale e per tutti i livelli scolastici. Le aziende altoatesine attive a livello internazionale, i loro dipendenti che venivano in Alto Adige dall’estero per lavoro e i loro figli difficilmente avrebbero tratto un beneficio sostanziale da una sola sezione di una scuola superiore in lingua tedesca. Inoltre, considerando che l’obiettivo dell’International Baccalaureate Organization (IBO) è quello di sviluppare il pensiero critico, di promuovere le competenze nell’ambito della ricerca e della produzione scritta e di affrontare tematiche internazionali partendo da una prospettiva globale, e che esso era strutturato in diversi moduli, andava rilevato che in provincia di Bolzano era previsto un solo modulo, per implementarlo in una sola scuola superiore e con un unico indirizzo di studio. Egli chiedeva quindi di impegnare la Giunta provinciale (1) a effettuare un’indagine al fine di determinare, entro giugno 2022, il numero di famiglie e di giovani della provincia di Bolzano interessati ad avvalersi di un’offerta formativa superiore a indirizzo internazionale, e a realizzarla, sulla base di tali dati, su tutto il territorio provinciale; (2) a istituire una sezione a indirizzo internazionale in almeno una scuola superiore in diversi centri urbani della provincia di Bolzano; (3) a creare entro cinque anni un’offerta integrativa a indirizzo internazionale in alcune scuole medie selezionate della provincia e a coordinarla con l’offerta formativa internazionale esistente nella scuola superiore; 4. a creare entro cinque anni un’offerta integrativa a indirizzo internazionale in alcune scuole elementari selezionate della provincia e a coordinarla con l’offerta formativa internazionale esistente nella scuola superiore. Lo stesso Ploner ha quindi sospeso la trattazione della mozione per l’assenza giustificata dell’ass. Philipp Achammer.
È toccato quindi a Diego Nicolini (Movimento 5 Stelle) presentare la mozione n. 655/22: Borse di studio per la formazione post-universitaria, con la quale, ricordando che la legge provinciale 9/2004 prevedeva che la Provincia incentivasse il diritto allo studio universitario attraverso l’erogazione di borse di studio per studentesse e studenti frequentanti istituzioni universitarie o scuole ed istituti di istruzione e formazione tecnica superiore per tutti i tre gruppi linguistici presenti in Alto Adige, evidenziava che essa erogava anche borse di studio per la formazione postuniversitaria previste per le formazioni del terzo ciclo, tirocini formativi o professionali obbligatori e corsi per il conseguimento di un'abilitazione all'insegnamento, e che con la delibera della Giunta provinciale n.945 del 13 dicembre 2022 era stata stabilita l’erogazione di borse di studio per il corso universitario “tedesco come lingua straniera / tedesco come seconda lingua” per un ammontare di € 4.200,00 e l’erogazione di borse di studio per il corso universitario di formazione per l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole medie e superiori tedesche e ladine per un importo di € 1.200,00. Non era previsto invece alcun sostegno allo studio per tutti coloro che intendano invece frequentare corsi universitari di “italiano come lingua straniera / italiano come seconda lingua”: si trattava quindi di borse di studio esclusivamente in favore a studenti dei gruppi linguistici tedesco e ladino che non trovavano corrispettivo per il gruppo italiano. Pertanto, il consigliere chiedeva di impegnare la Giunta provinciale (VERSIONE EMENDATA) (1) a finanziare i corsi universitari “italiano come lingua straniera / italiano come seconda lingua” se offerti come master di primo livello come borse di studio ordinarie (delibera della Giunta provinciale 628/2020, modificata con delibera 582/2022 riguardante il regolamento per le borse di studio a studenti e studentesse frequentanti istituzioni universitarie o scuole ed istituti di istruzione e formazione tecnica superiore). (2) a finanziare i corsi universitari “italiano come lingua straniera / italiano come seconda lingua” se offerti come master di secondo livello come corsi di studio universitario del terzo ciclo (delibera della Giunta Provinciale 945/2022, articolo 11, comma 2, riguardante il regolamento assegnazione di borse di studio per la frequenza di corsi di studio universitario del terzo ciclo, di tirocini formativi o professionali obbligatori, oppure di corsi universitari per il conseguimento di un’abilitazione all’insegnamento). (3) ad applicare il decreto legislativo attuativo 18/2018 contenente l’articolo 12-bis DPR 89/83 anche per la scuola italiana predisponendo immediatamente, in via transitoria, un percorso abilitante speciale (analogamente a quello predisposto dalla scuola tedesca e ladina con delibera 89/2019) per i partecipanti al concorso che non abbiano raggiunto la sufficienza e, quindi, a partire dall'anno scolastico 2023/2024, percorsi abilitanti identici a quelli ormai a regime per la scuola tedesca e ladina. Si tratta, ha spiegato Nicolini rilevando accordo con la maggioranza sui primi due punti, di borse di studio previste per chi aveva già un contratto, da cui risultava quindi una sorta di doppia retribuzione per chi le riceveva, ma per gli insegnanti italiani mancavano i corsi di abilitazione universitari: una differenza sensibile. Il problema era quello della mancata intesa: per la scuola italiana si giustificava la mancata applicazione del 12 bis perché mancava l’intesa con UniBZ; in realtà, però, tale intesa mancava anche per i percorsi riservati alla lingua tedesca e ladina, presumendosi sottintesa al momento dell’attivazione dei corsi. Alle ipotetiche repliche relative allo svolgimento successivo della professione fuori dalla provincia si poteva rispondere segnalando che c’erano già stati casi in passato di insegnanti di lingua tedesca che dopo l'abilitazione avevano chiesto il trasferimento. Curioso poi era il caso di ladini, che potevano abilitarsi attraverso questi percorsi e quindi entrare a graduatoria nella scuola italiana. La riforma dell’autonomia differenziata avanzata da Calderoli prevedeva la possibilità di differenziazione anche nell’ambito della formazione degli insegnanti, e nella provincia di Bolzano, dove ci si poteva già attivare, non si agiva.
Magdalena Amhof (SVP) ha ricordato la discussione in merito nell’ambito della seduta di bilancio, e annunciato accoglimento dei punti (1) e (2) e respingimento del (3), ringraziando Nicolini per aver accettato le modifiche proposte.
Marco Galateo (Fratelli d’Italia) ha fatto riferimento alla mancanza d’intesa con l’università, evidenziando che essa era prescritta dal 12 bis; lo stesso ass. Vettorato aveva detto che essa era imprescindibile, e che non erano note le motivazioni per le quali l’Università non voleva aderire. Questo faceva sì che ci fossero due pesi e due misure: per la scuola tedesca un criterio a maglie larghe per accedere al ruolo, per quella italiana un percorso più difficile, Tuttavia, ai docenti di lingua tedesca veniva consentito di andare a insegnare anche in Calabria: serviva chiarezza.
L’ass. Giuliano Vettorato, chiedendo votazione separata, ha apprezzato che fosse stato capito che UniBZ non volesse fare l’intesa; aggiungendo che oggettivamente era difficile che un insegnante di lingua tedesca andasse a insegnare a Reggio Calabria: come quelli ladini, essi tendenzialmente restavano sul territorio locale. Ci voleva l’autonomia differenziata che stava portando avanti il min. Calderoli, anche a livello scolastico; l’articolo 12 bis del dpr 89/1983 era da considerarsi superato dal DL 6/2022, secondo cui l’accesso in ruolo si articolava in un percorso universitario o accademico di 60 crediti, e l’ottenimento dell’intesa era un criterio imprescindibile per la validità della formazione: egli era tenuto a rispettare tale disposizione. Il numero di precari, in ogni caso, si era ridotto di molto, e proprio in questo momento era in corso un concorso straordinario esclusivamente riservato a loro, con percentuale di promossi del 70% circa. I primi due punti potevano essere accolti, il terzo no. Diego Nicolini ha risposto che un eventuale trasferimento di insegnanti di lingua tedesca a Reggio Calabria non era una questione di numeri, bensì di principio: di fatto, l’abilitazione aveva efficacia su tutto il territorio nazionale. Nell’ottobre 2021, ha aggiunto, erano stati annunciati parecchi percorsi abilitanti. La mozione EMENDATA è stata messa in votazione per parti separate: sono stati approvati il punto (1) con 28 sì e 2 astensioni e il punto (2) con 29 sì e 2 astensioni; le premesse sono state respinte con 13 sì 16 no e 2 astensioni,, il punto (3) pure respinto con 10 sì, 16 no e 5 astensioni.
Si è tornati quindi al punto istituzionale relativo alla nomina di due consiglieri/e presso la Corte dei conti - sezione di controllo di Bolzano: prima di affrontarlo, la presidente Rita Mattei ha sospeso la seduta per una riunione dei capigruppo e un confronto nella maggioranza. I lavori riprenderanno alle 15.00.
(MC)